Una giornata all’Archivio Storico di Napoli e la ricetta della composta di fragole

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La settimana scorsa si è conclusa la collaborazione con St. Germain. L’ultima tappa della masterclass si è tenuta a Napoli, in una location che definire bar è riduttivo.

Non sono una frequentatrice di bar e locali, essendo astemia e non potendo bere caffè, frequento più pasticcerie e affini, quindi non ero a conoscenza dell’Archivio Storico, un locale in cui arte, design e cultura si sposano con il buon bere.

Dopo essere partita da Pozzuoli, aver preso metropolitana e funicolare (funiculì funicolà), mi sono ritrovata al Vomero, storico quartiere della Napoli “bene”. Ho adorato il viaggio in funicolare: ero attaccata al vetro come una bambina, purtroppo è durato pochissimo, 6 minuti appena, ma mi ha regalato un viaggio attraverso la Napoli antica, quella verace.

Arrivata al Vomero ho fatto colazione in un bar lì vicino con una calda e fumante sfogliatella frolla (la mia preferita): ricotta, semolino e tanta arancia candita racchiusi in un guscio di pasta frolla, una vera bontà.

Alle 8:30 mi dirigo verso L’Archivio Storico. L’ingresso è dimesso, non dà nell’occhio anzi, ho dovuto cercarlo e, nonostante la presenza dell’insegna e dello zerbino con il logo, ci ho messo un po’ a trovarlo.

All’ingresso vengo accolta da una sala caffetteria con un bancone classico da bar e con due poltroncine e un tavolino in un angolino; mi vengono indicate delle scale che portano verso il basso e prontamente scendo. L’ingresso al locale vero e proprio è una gradita sorpresa che mi ha lasciato piacevolmente stupita e che non rivelerò, per permetterti di provare la stessa emozione.

Le sale si sviluppano alla destra di un corridoio che somiglia molto ad un tunnel di pietra: una vera passeggiata nella storia di Napoli.

Le cinque sale principali sono dedicate ai cinque Re Borbone delle Due Sicilie: Carlo, Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II  fino ad arrivare all’ultimo pretendente al trono delle Due Sicilie, l’erede legittimo, Sua Altezza Reale il Principe Carlo di Borbone, Duca di Castro e Gran Maestro di tutti gli Ordini Dinastici.

Perché dedicare un locale ai Borbone? “Con i Borbone, i Meridionali sono stati, per l’ultima volta, un popolo amato, rispettato e temuto in tutto il mondo. In un momento storico, economico e politico come questo è più che mai necessario spiegare agli italiani e ai napoletani in particolare le vere cause dell’antica questione meridionale che inizia proprio all’indomani dell’unificazione nel 1860.” Non fa una piega.

Alle 12 è iniziata la masterclass: barman e barlady sono stati accolti, gli è stato descritto il prodotto, hanno pranzato e poi è cominciato il team building.

In questa fase Stefan ed io gli abbiamo spiegato e mostrato come realizzare una crema pasticcera, una ganache al cioccolato e una composta di fragole, tutte a base di St. Germain.

I ragazzi sono stati simpatici, gentili, hanno ascoltato, lavorato bene e nessuna crema pasticcera è stata bruciata, una vera soddisfazione!

Composta di fragole al St. Germain

La ricetta per preparare una golosa composta di fragole con liquore St. Germain, ideale come topping per una coppa di gelato alla crema o alla vaniglia.

Preparazione 10 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 30 minuti
Porzioni 20 porzioni

Ingredienti

  • 1 kg fragole
  • 300 g zucchero semolato
  • 1/2 limone succo
  • 60 g St. Germain

Istruzioni

  1. Lava le fragole e tagliale a pezzetti.

  2. Trasferisci le fragole a pezzetti in una ciotola, aggiungi lo zucchero e il succo del limone, mescola e lascia riposare un'ora in frigo.

  3. Trasferisci le fragole in una pentola e cuoci per dieci minuti a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio o una spatola in silicone.

  4. Aggiungi il St. Germain e fai cuocere per altri 10 minuti.

  5. Metti la pellicola alimentare a contatto con la superficie della composta e fai raffreddare.

Note

Puoi conservare la composta di fragole con St. Germain in un contenitore per alimenti, in frigo per circa una settimana.

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