Ci sono ricette che profumano d’infanzia e di famiglia. Le madeleine, per me, sono un ritorno all’età più bella, quella spensierata e giocosa. Ho impiegato quasi 20 anni a rifarle,in attesa della ricetta perfetta e poi, dopo tutto questo tempo, arriva Pierre Hermé con una ricetta favolosa.
“Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi… All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…”
E come dare torto a Marcel Proust? Abbiamo bisogno tutti di una madeleine, una volta ogni tanto 🙂
La ricetta è davvero semplice ed è realizzata in due tempi: l’impasto va preparato e lasciato riposare in frigo una notte; il giorno successivo si infornano le madeleine e si mangiano, ovviamente.
Per prepararle avrai bisogno di uno stampo per madeleine, nel caso puoi cacquistarlo su Amazon 😉
Madeleine di Pierre Hermé
Come realizzare le madeleine? Con la squisita ricetta di Pierre Hermé sarà un gioco da ragazzi.
Ingredienti
- 120 g uova intere (2 grandi)
- 120 g zucchero semolato
- 100 g farina 00
- 3 g lievito per dolci
- 100 g burro fuso tiepido
- q.b. burro per lo stampo
- q.b. farina per lo stampo
Istruzioni
La sera prima
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Monta le uova con lo zucchero per 5 minuti.
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Aggiungi la farina con il lievito setacciati e mescola con un cucchiaio.
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Aggiungi il burro fuso tiepido e mescola.
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Versa l'impasto in un contenitore con il coperchio e fai riposare in frigo per una notte.
Il giorno dopo
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Preriscalda il forno a 250°C.
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Imburra e infarina lo stampo.
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Diminuisci la temperatura del forno a 220°C.
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Versa una noce di impasto in ogni formina delle madeleine.
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Inforna per 8-10 minuti.
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Sforna le madeleine e toglile subito dallo stampo, mettendole a raffreddare su una griglia per dolci.
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15 risposte
venute bene! molto buone!
Ciao Daniela!
Mi fa piacere che ti siano piaciute! 🙂
Le ho preparare, le ho assaggiate e ho mi sono persa nella loro semplicità…Grazie a Proust, Hermé ma soprattutto a Valeria ?
Grazie mille Bebi! 🙂
Niente aroma di mandorla?
Ciao Sentinella,
no, nessun aroma 😉
No,
nessun aroma 😉
Ottime venute perfette e meno della gobbetta , ho seguito tutto alla lettera dove posso aver sbagliato?
Ciao Dino,
hai rispettato i tempi di riposo? Hai inserito la giusta quantità di impasto nello stampo?
Li sto rifacendo per la seconda volta – buonissimi e semplicissimi!!! Ho aggiunto anche un po’ di thè matcha – ti aggiorno sul risultato ?
Facci sapereee :=))
Ciao,
Buonissime le tue Madeleine. Ho seguito la tua ricetta e sono piaciute tanto a tutta la famiglia. Caterina
Grazie, post molto utile
Buongiorno! Ho provato la ricetta, la forma ed il sapore sono buoni… sono un po’ asciutte e compatte rispetto a quelle che ho mangiato in Francia… dove posso aver sbagliato?
Ciao Chiara, sono contenta che ti siano piaciute. È possibile che il forno fosse troppo alto. la prox volta abbassa di una decina di gradi o sforna 10 minuti prima.