L’autunno è da sempre la mia stagione preferita per l’aria fresca ma frizzante del mattino, per i colori che variano dall’arancio al rosso fuoco, passando per il marrone ed il giallo, per il cibo, certamente, goloso e variegatissimo. E mentre scrivo ho notato che il colore del cibo autunnale rispecchia il colore delle foglie: il rosso del radicchio, l’arancione della zucca, il giallo dei cachi, il marrone delle castagne.
Le castagne ho imparato ad amarle da adulta. Uno di quei gusti ricchi e profondi, mai piatto, in cui il sapido e l’insipido si alternano, alcune hanno un leggero sapore terroso, altre quasi dolce. Non so perché, ma da bambina facevo fatica a mangiarle, mi risultavano solo pastose.
Adesso, invece, le mangerei tutto l’anno, tutto il giorno, tutti i giorni. E in onore di questo recente amore, ho deciso di preparare il castagnaccio, la ricetta originale eh, mica tutte quelle ricettazze con millemila varianti (che presto pubblicherò anche io, dato che mi sono venute due-tre idee mentre lo preparavo!).
È una ricetta semplicissima, vegana e senza zucchero, talmente buona che ho deciso che sarà la mia colazione quotidiana.
Ti lascio la ricetta, così poi mi dici! 😉
Ricetta originale del castagnaccio
Il castagnaccio è un dolce tipico del nord Italia. Naturalmente senza glutine, senza zucchero, e vegan. Adatto a tutti i palati!
Ingredienti
- 300 g farina di castagne
- 150 ml acqua
- 2 cucchiai olio d'oliva
- 50 g uva sultanina
- 30 g pinoli
- q.b. rosmarino
Istruzioni
-
Accendi il forno a 180°C.
Metti in ammollo l'uva passa in una tazza ricoprendola con acqua tiepida.
-
In una ciotola versa la farina di castagne, l'acqua e l'olio e mescola con un cucchiaio.
Aggiungi metà uva passa, metà pinoli e gli aghi di rosmarino sminuzzati.
Mescola bene.
-
Rivesti una tortiera tonda di 22 cm di diametro con la carta da forno, versa l'impasto e livellalo bene con il dorso del cucchiaio.
Decora la superficie con l'uva passa, i pinoli e i restanti aghi di rosmarino ed inforna a 180°C per 30 minuti.
-
Lascialo intiepidire e poi servilo tagliato a rombi.
Note
Si conserva per 2-3 giorni avvolto nella pellicola alimentare (avvolgilo quando è freddo!)
HAI PROVATO QUESTA RICETTA?
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi! Lascia un commento qui sotto e condividi una foto su Instagram con l’hashtag #mentecontorta_bl
2 risposte
Cara Valeria, così rendi felici quei poveri vegani come me che ti seguono; disperati perché un pan di spagna senza uova non è un pan di spagna, perché una bavarese con agar agar è sempre un’incognita 🙂
Grazie Manuel! 🙂