Napoli: cosa vedere in un giorno

Cosa vedere

Benvenut* a casa mia!

Se non lo sapessi, io sono napoletana e sarò più che felice di farti da Cicerone 🙂

Napoli è una città particolare, piena di contraddizioni, ma bellissima, davvero. Non sono di parte, ma credo che sia la città più bella del mondo perché ha tutto: è ricca di storia, di tradizioni, di miti e leggende, ha un popolo accogliente e caloroso, ha il sole, il mare, il cibo buono, tanti proverbi e detti che, a conoscerli tutti, si potrebbe parlare solo con questi!

La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti. Finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra.
(Guido Piovene)

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Prima di accompagnarti in questo tour, vediamo come muoverci.

Fino a tre giorni di permanenza, ti consiglio di acquistare il biglietto giornaliero ANM (3,50€) che ti consentirà l’utilizzo combinato di tutti i servizi ANM (autobus, filobus, tram, metropolitane e funicolari) nel Comune di Napoli. Ricorda di compilare a penna negli appositi spazi (pena multa) data di utilizzo, nominativo e data di nascita.

Se resti più di tre giorni,invece, ti consiglio l’abbonamento settimanale (12,00€).

Ok, andiamo a visitare Napoli in un giorno! 😉

Piazza del Plebiscito

È una delle piazze più grandi di Italia con i suoi 25mila mq di superficie e si trova alla fine di via Toledo. Il nome le fu dato nel 1860, quando un plebiscito aveva stabilito l’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna.

Attorno alla piazza ci sono diversi edifici storici: la Basilica di San Francesco di Paola, la Prefettura, il Palazzo Reale e Palazzo Salerno.

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Cosa divertente da provare: leggenda narra che sia molto difficile riuscire ad attraversare bendati le due statue equestri al centro della piazza, tanto che la Regina Margherita di Savoia, faceva portare lì i condannati a morte una volta al mese. Chi fosse riuscito a passare in mezzo alle due statue bendato, sarebbe stato graziato. Questa tradizione si tramanda ancora oggi e chi risce nell’impresa avrà molta fortuna. Provaci! 🙂

Castel dell’Ovo

In ogni immagine del golfo di Napoli, c’è lui, il Castello più antico di Napoli, il Castello che nelle sue fondamenta custodisce l’uovo nascosto dal poeta Virgilio. L’uovo, secondo la leggenda, sostiene non solo l’intera fortezza, ma tutta Napoli.

Questo edificio è stato costruito sull’isolotto di Megaride, appartenente al monte di Echia, monte collegato da un sottile lembo alla terraferma. Qui fu fondata la città di Parthenope, nell’VIII secolo a.C., ad opera dei cumani.

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Potrai visitare le due torri, Normandia e Maestra,la Chiesa di San Salvatore, una sala gotica coperta a volte, una loggia ogivale del ‘300 trasformata nell’800 in cappella, la Sala delle Colonne,le celle dei monaci, il carcere della regina Giovanna ed il terrazzo panoramico.

Al Castello si può accedere gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00; nei giorni festivi invece dalle 8:00 alle 14:00.

Maschio Angioino

“Era in quel castello una fossa sottoposta al livello del mare, oscura, umida, nella quale si solevano cacciare i prigionieri che si volevano più rigidamente castigare: quando a un tratto si cominciò a notare con istupore che, di là, i prigionieri sparivano. Fuggivano? Come mai? Disposta una più stretta vigilanza allorché vi fu cacciato dentro un nuovo ospite, un giorno si vide, inatteso e terrifico spettacolo, da un buco celato della fossa introdursi un mostro, un coccodrillo, che con le fauci afferrava per le gambe il prigioniero, e se lo trascinava in mare per trangugiarlo”.

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Così racconta Benedetto Croce, in Storie e Leggende napoletane.

A parte il coccodrillo nei sotteranei, questo edificio è la sede del Comune e sede permanente del museo civico.

È stato costruito nel 1279 per volere di Roberto d’Angiò e divenne un vero e proprio salotto letterario, ospitando medici, artisti e letterati, tra cui Petrarca e Boccaccio.

Orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle 19,00 la biglietteria chiude un’ora prima 

Piazza del Gesù nuovo e la Chiesa del Gesù nuovo

Piazza del Gesù nuovo è una delle piazze più importanti del centro storico. Prende il nome dall’omonima Chiesa monumentale, che ospita il corpo di San Giuseppe Moscati.

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Amanti del Barocco, questa è la Chiesa che fa per voi: questo edificio è la massima rappresentazione del Barocco pittorico e architettonico, a cura di molti degli artisti napoletani dell’epoca.

La leggenda narra che

Nel Rinascimento esistevano a Napoli alcuni maestri della pietra che si credeva fossero in grado di caricarla di energia positiva per tenere lontane le energie negative. Gli strani segni incisi che si riconoscono sulla facciata ai lati delle bugne “a punta di diamante” (disposti in modo che sembrasse si ripetessero secondo un ritmo particolare che lasciasse intuire una “chiave” di lettura occulta) hanno dato luogo ad una curiosa leggenda.

La leggenda vuole che chi fece edificare il palazzo (che a questo punto bisogna presupporre sia stato Roberto Sanseverino), avesse voluto servirsi in fase di costruzione di maestri pipernieri che avevano anche conoscenza di segreti esoterici, segreti tramandati solo oralmente e sotto giuramento dai maestri agli apprendisti, capaci di caricare la pietra di energia positiva. I segni misteriosi graffiti sulle piramidi della facciata, secondo la leggenda, avevano a che fare con queste arti magiche o conoscenze alchemiche; essi dovevano convogliare tutte le forze positive e benevole dall’esterno verso l’interno del palazzo. Per imperizia o malizia dei costruttori, queste pietre segnate non furono piazzate correttamente, per cui l’effetto fu esattamente opposto: tutto il magnetismo positivo veniva convogliato dall’interno verso l’esterno dell’edificio, attirando così ogni genere di sciagure sul luogo.

Questa sarebbe la ragione per cui nel corso dei secoli tante sventure si sono abbattute su quell’area: dalle confische dei beni ai Sanseverino, alla distruzione del palazzo, dall’incendio della chiesa, ai ripetuti crolli della cupola, alle varie cacciate dei Gesuiti, e così via. [Wikipedia]

Al centro della piazza si staglia l’Obelisco dell’Immacolata, eretto nel 700,dove ogni 8 dicembre i pompieri porgono una corona di fiori in onore all’Immacolata Concezione.

Monastero di Santa Chiara

La Chiesa fa parte di un vero e proprio complesso monumentale che comprende anche monastero e convento. I lavori cominciarono nel 1310 ad opera del re Roberto D’Angiò e di sua moglie, devoti a San Francesco e Santa Chiara.

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Magnifico il chiostro, lastricato di maioliche. Imperdibile.

Avresti ancora tantissimo da vedere, ma per oggi hai camminato abbastanza e hai visto i “fondamentali” 🙂

Ti lascio una lista di cosa devi assolutamente assaggiare e dove trovarli 😉

 

 

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